28 dicembre 2011

E poi il mare

Ci sono giorni così, appoggiati nello scorrere del tempo giusto per essere ricordati. Come questo Santo Stefano appena trascorso. Una gita al mare con i miei genitori e mio fratello minore. Le onde lente che odorano di salsedine e di allegria. Un sole caldo che ti fa togliere la giacca e camminare sulla sabbia umida della spiaggia deserta. Un bel piatto di pasta con il pesce e tante chiacchiere.
La voglia di vedere cosa c'è al di là del mare e al tempo stesso la quiete di un attimo passato senza preoccuparsi di domani.
Perchè domani c'è anche se per un attimo non ci badi e ti godi quello che hai. La luce, il profumo, il rumore, le palme mosse dal vento, i porticcioli deserti, quel senso di infinito che provo sempre quando mi trovo davanti il mare d'inverno.

3 commenti:

  1. Di momenti così, in cui conta solo il presente non ce ne sono mai abbastanza. Ma forse son preziosi proprio per quello.

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  2. Quanto sono d'accordo con te!
    Dove siete andati di bello?

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  3. Spiessli, hai pienamente ragione: se fossero più frequenti non avrebbero lo stesso sapore!

    Lallabel, siamo andati a Borghetto Santo Spirito e a Borgio Verezzi, che è uno dei Comuni più belli d'Italia!

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