14 marzo 2012

La Crocetta non è solo quella che usi per rispondere ai test sulle riviste, ma è anche un quartiere di Torino

Direi che a questo punto potrei finalmente dare un nome a questo mio continuo sproloquiare sulle zone della mia città. Inaugurare cioè ufficialmente (con tanto di taglio del nastro e orsi bianchi vestiti da circo) la rubrica "Curiosità sabaude. Ovvero: una della provincia di Asti che fa finta di conoscere Torino". E che gira tutti i quartieri con macchina fotografica al collo stile giapponese. E non dovrei. Perchè, diciamolo, quell'affare pesa ed io anni or sono (3?4?E chi se lo ricorda?) caddi dalla bicicletta e mi provocai quello che viene clinicamente definito "raddrizzamento della fisiologica lordosi cervicale". Che cosa vuol dire? In pratica mi si è raddrizzato il collo. Normalmente lo abbiamo un pò inarcato tutti quanti (si, anche tu, non fare quella faccia, non hai mai visto "esplorando il corpo umano"?), io non più. Ed il peso della fotocamera non è proprio una mano santa per una cosa così. Finisce che arrivo a casa e sono incriccata che nemmeno mia nonna dopo essersi fatta due rampe di scale è distrutta come me. Roba da giovani vecchi insomma. E per chi si stesse chiedendo:"ma come hai fatto a cadere dalla bicicletta?", perchè si, lo so che una domanda del genere ti viene da farla ad una trentenne (avessi cinque anni non me lo chiederebbe nessuno, come ho fatto), ecco: ho infilato la ruota davanti in una rotaia del tram.
Da allora ho deciso che la mia vita prima o poi mi porterà a vivere in una città dove non ci sono rotaie. Lille, ad esempio. O Venezia, ancor meglio: ma lì non ci sono nemmeno le biciclette e a me piace andare in bicicletta, in fondo. Non quando infilo le ruote nelle rotaie.
Comunque, andiamo avanti. Cosa stavo dicendo? Ah, si. Quindi, dopo aver parlato di varie zone qui e di San Salvario qui, oggi vi voglio raccontare qualcosa a proposito della Crocetta di Torino.
Ora, se nel resto d'Italia quando si dice crocetta, la prima cosa che viene in mente è quella che si usa nei test o nei tremendissimi censimenti che ci hanno assillato mesi fa (a me no, tra l'altro, credo che sfuggirò alle maglie del controllo nazionale). Qui in città, invece, quando dici "Crocetta" ti senti rispondere "Ah, però", come a dire mica pizza e fichi. Infatti questo quartiere, ubicato poco più a sud rispetto al centro storico, è storicamente una delle zone residenziali di maggiore prestigio. Vale a dire: ci stanno i ricchi. Cominciò a svilupparsi a partire dal XVII secolo intorno all'omonima chiesa della Crocetta. Tra l'Ottocento e il Novecento ha raggiunto il suo massimo sviluppo urbanistico mantendo la fama di quartiere aristocratico.
Il quartiere della Crocetta è delimitato a nord da Corso Vittorio Emanuele II, a est da Via Nizza, a ovest da Corso Castelfidardo e a sud da Via Tirreno e da Corso De Nicola. Tanto perchè, se per caso vi frulla che volete visitarlo, sappiate da che parte andare se siete, per dire, alla stazione.
E' una zona che ha subito notevoli evoluzioni. Lo spazio che attualmente è occupato da un'ampia zona pedonale era adibito alle adunate militari e dopo la costruzione del Politecnico (noto polo universitario d'eccellenza), la dimensione del quartiere si è allargata comprendendo anche i Corsi Duca d'Aosta, Trento e Trieste, dove è stata costruita una prestigiosissima area residenziale con edifici dagli stili architettonici eclettici, che vanno dal neogotico al liberty: sono quelli che, per intenderci, vedete nelle foto che ho scattato. Se infatti laddove si trovano i tanti esercizi commerciali (negozi, ristoranti e boutique) l'architettura non regala niente di speciale, è in questa zona pedonale che adoro camminare e tirar fuori la reflex. Mi metto a fantasticare e mi immagino proprietaria di una di queste meravigliose casette immerse nel verde. So che piante vorrei nel giardino e di che colore dipingere il cancello. Avrei tante orchidee che si intravedono dalle finestre e dato che sarei molto ricca (perchè altrimenti non potrei avercela, una villa del genere), starei tutto il giorno sotto un gazebo a leggere libri di noiosi autori russi e sorseggerei limonata come se non ne fossi mai sazia. Niente male, eh? Invece faccio il giro del quartiere e tutto quello che posso avere di una casa del genere è una foto dell'esterno.
Comunque, nel quartiere della Crocetta hanno sede numerose attività commerciali (tra cui il noto mercato dove io non ho comprato mai niente!!!) e alcune istituzioni importanti, come il suddetto Politecnico, la GAM (Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea), l'Unione Industriale, il Teatro Gioiello e la sede della Juventus Football Club (questo l'ho messo perchè ho il fidanzato juventino, eh!). Per quanto riguarda la GAM, almeno una volta è da vedere. E se siete in zona nella mattinata, non perdetevi il mercato, che tra l'altro (noto facendo una piccola ricerca sul web) ha anche un sito proprio: http://www.mercatocrocettatorino.it/. Il mercato Crocetta è nato nel lontano 1927, ma solo un anno più tardi, il 23 febbraio 1928, venne trasferito dal corso Peschiera all’area compresa tra le vie Cassini, Marco Polo e il vicolo Crocetta, assumendo così la posizione centrale che occupa ancora oggi. Il suo successo ebbe inizio già nel dopo guerra supportato dalle interessanti proposte dei commercianti che richiamarono sempre più l’attenzione dell’alta società torinese. La sua fama in continua crescita raggiunse l’apice negli anni ‘70-’80, attirando nuovi clienti da tutto il nord Italia e dalla vicina Francia. Oggi il mercato Crocetta è un punto di riferimento per la moda e per gli accessori “Made in Italy” nonché delle proposte internazionali (vale a dire: ci trovi anche i vestiti cinesi come in tutti gli altri mercati, ma qui li paghi di più perchè sei in Crocetta).


10 commenti:

  1. KAtia Bellissima...amo amo amo questo tour di Torino, non mi stancherò mai di ripeterlo.
    E per poco non cadevo dalla sedia per ridere al "Normalmente lo abbiamo un pò inarcato tutti quanti (si, anche tu, non fare quella faccia, non hai mai visto "esplorando il corpo umano"?" :) sei troppo simpatica davvero...senti ma se io faccio una capatina a torino, tu mi vuoi fare da cicerone??? *.*telo chiedo con gli sbrilluccicosiacuinonsipuòdiredino?? :) un abbraccio cara!!!

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    1. Ah lo sai che qui a L'Aquila, invece, se dici "LA CROCETTA" è una zona in montagna, dove,perl'appunto,si trova una croce :)

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    2. Angy tesoro mio bello, grazie! In effetti, si, compenso in simpatia quello che la natura non mi ha dato in avvenenza!!! :-)
      Ovvio che se vieni a Torino ti faccio da cicerone, con sommissimo piacere!!!!
      Quindi anche a L'Aquila c'è una crocetta! Dobbiamo fare uno scambio culturale!!!
      Baci stellina!

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  2. Bhè, ti comunico che dici baggianate... hehehe scherzo!!! Guarda che non in tutto il resto d'italia la crocetta è quella per rispondere ai quiz... qui a Parma è un.. QUARTIERE! Ma non proprio bello e residenziale come quello di Torino!

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    1. AHHHH!!! Ma dai, non lo sapevo (in effetti prima di parlare dovrei informarmi, ma lo trovo così tremendamente noiosissimo!!!)!!!Quindi anche a Parma c'è la Crocetta?!?!? E pure lì ci stanno i ricconi?!?!?!(Ora non dirmi che tu ci vivi, sennò ho fatto una figuraccia)!!!
      Ma pensa quanto è piccolo il mondo!
      Abbraccioni Lallabel!!!

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    2. Domanda: ma perchè mi mette l'ora sbagliata nei commenti?!

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  3. Per tutta una serie di circostanze da un po' medito di prendere il treno e di venire a visitarla, Torino. Diciamo che il tuoi post sono un incentivo supplementare non da ridere. Prima o poi mi organizzo e quando mi deciderò a venirci grazie a te saprò già tutto! ^_^

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    1. Tesoro, non indugiare: salta sul treno e vieni nella bella Torino! E quando ti deciderai a venirci, mi raccomando, ricordati che un caffè insieme non ci scappa, capito?!?!
      Tanti baci!

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    2. ma... ma... son cose da dire? Un caffé? Come minimo un gelato gigantesco!

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